Il Natale attraverso gli occhi dei bambini

Giulia Mantelline
il Natale visto con gli occhi dei bambini

Il Natale attraverso gli occhi dei bambini ha la dimensione della favola e della magia. E’ euforica attesa, racconti fantastici su elfi, gnomi, aiutanti di Babbo Natale e renne volanti che danno la buonanotte ai piccoli. Il luccichio delle luci scintillanti avvolge case, strade, negozi e nell’aria c’è un profumo diverso che sa di tradizione, di amore che i bambini vivranno con stupore e meraviglia.

Scommetto che, anche tu chiudendo gli occhi hai un momento indimenticabile del Natale di quando eri bambino. Io, chiudendo i miei, mi ritrovo bambina con mia sorella e le mie cuginette, riunite nella mia casa paterna, dove trascorsi il Natale più bello, perché proprio la sera della Vigilia nevicò, come nei film. Appoggiate alla finestra guardavano scendere la neve fissando il cielo nella speranza di vedere sfrecciare Babbo Natale con la sua slitta piena di regali trainata dalle sue magiche renne.

Appena terminata la cena della Vigilia andammo in cucina a preparare latte e biscotti per Babbo Natale per ringraziarlo dei doni che ci avrebbe lasciato sotto l’enorme albero che mia madre allestiva con cura ogni anno e poi via a letto tutte emozionate con l’intento di rimanere sveglie per incontrarlo mentre depositava i regali sotto l’albero. Mai una volta, che fossi riuscita a rimanere sveglia per sorprenderlo sul <<fattaccio>>.

Il mattino successivo, di buonora, eravamo già sveglie ed impazienti di controllare se davvero fosse passato. Così di corsa tutte insieme andavamo in cucina con il cuore che batteva fortissimo per controllare se Babbo Natale avesse gradito la nostra colazione, e con nostra ammirazione, vedemmo il bicchiere vuoto e i biscotti terminati. “E’ stato qui! E’ stato qui!” e tutti i pacchetti e pacchettini sotto l’albero lo testimoniavano. La carta scintillante, i nastri colorati, le risate, i sorrisi e gli abbracci riempivano l’aria di amore e di famiglia.

Nel cuore ho la felicità di quei momenti, ma il ricordo più grande è il calore che c’era in casa; crescendo ho conservato quel calore ed ora che sono mamma, cerco di trasmetterlo ai miei piccoli e vederli entusiasti e trepidanti per l’arrivo del Natale mi emoziona come da piccola. Ho notato che quest’anno in tanti hanno già provveduto ad addobbare l’albero, il giardino o il balcone senza aspettare il tradizionale appuntamento dell’8 Dicembre, che dà il via libera all’illuminazione del Natale.

bambina aspetta il Natale

Il Covid ha cambiato le nostre vite, le abitudini e le relazioni sociali, e credo che quest’anno il bisogno di aver vicino le persone che amiamo sia ancora più grande, proprio perché ci è stato vietato di incontrarsi, stare insieme ed abbracciarsi, ma abbiamo imparato a farlo in modo diverso e a dare affetto senza il bisogno di toccarsi o di trovarsi intorno allo stesso tavolo.

Farò l’albero con i miei bambini, scriveremo la letterina con destinazione Polo Nord, infiocchetteremo casa, passeggeremo con il naso all’insù per godere delle luminarie del nostro paese, andremo a comprare i regali per le persone che amiamo, insomma cercheremo di renderlo il più Natale possibile, perché sarà un Natale distante, ma ugualmente pieno di amore per i miei bambini.

Da leggere: Principesse Disney e Supereroi: quando i nostri bambini si vestono da soli.

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